
Con
Francesca Becchetti, Debora Benincasa, Marco Gottardello
Regia Michele Mariniello
Drammaturgia Debora Benincasa
Scenografia Adele Gamba
Costumi Simona Randazzo
Disegno luci Andrea Gagliotta
Suoni Massimiliano Semenzato
Una produzione Anomalia Teatro
Spettacolo selezionato per la Stagione Fertile Terreni Teatro 2020-21
"E se il volo è una scienza precisa, io di preciso non ho mai avuto niente"
C’è un lunghissimo tavolo, oltre il quale balla il potere.
È un re che ti sorride, ti allunga la mano e ti chiede di essere felice.
Essere felice è un tuo diritto, ma anche un tuo dovere.
Le tovaglie sono candide, lo champagne è nei bicchieri e la vita è una festa a un cui non puoi sottrarti, né restare in un angolo o prendere fiato.
Balla.
E cerca di sorridere in maniera convincente.
Alla corte del re arriva un giorno un animale, un toro così grande da poter essere solo dono degli dei. Così meraviglioso e ferocemente diverso da ciò che lo circonda da far tremare, sotto i suoi zoccoli, il recinto e la realtà tutta in cui viene rinchiuso.
C’è un labirinto, oltre le mura della città, che nessuno dice di conoscere.
È un labirinto irrisolvibile. Nessuno ci può uscire.
E chi ci entra?
Nessuno.
Così, torniamo a frugare nel mito.
Abbiamo fatto un viaggio nella storia di Creta, di Dedalo e del suo labirinto, abbiamo incontrato il Minotauro e pensato come costruire le ali di Icaro.
Ne siamo usciti con la stessa storia ma anche con una profondamente diversa.
In Creta abbiamo trovato le nostre paure e le nostre pubblicità e nel labirinto tutto ciò che sgomita e viene spinto indietro da un mondo che detta regole precise sulla normalità, sul crimine, sulla pazzia.
Abbiamo lavorato sulla chiusura, sulla paura e sulla perfezione, abbiamo iniziato a scrivere mentre fuori il mondo veniva attraversato dalla pandemia e le nostre vite si riducevano alle mura di casa.
Nella storia di Icaro abbiamo trovato un potere che ti sorride mentre fa scivolare quello che non gli piace nell’ombra, dietro mura altissime, un potere che scatta foto e ti chiede di sorridere mentre ti tiene ben stretto ai fianchi.
Che sembra quasi di non riuscire a respirare.
E abbiamo incontrato Icaro, che in mezzo alla foto mostra la lingua.




