Leopardi impagliava gli animali

Siamo stati per una settimana insieme ai ragazzi del liceo scientifico Volta di Torino.
Alle nove ci incontravamo nella palestra grande, appello, e poi due ore di teatro e scrittura scenica. Abbiamo lavorato su piccoli brani, soprattutto su frammenti dei Promessi Sposi (noi ce li siamo dovuti ripassare un po', ammettiamolo) ma anche Calvino, Napoleone, Shakespeare, Cecco Angiolieri e Gigi Proietti. Ci siamo sforzati di immaginare il protagonista del brano, di disegnarlo e descriverlo; sono venuti fuori soldati magri senza denti, frati cicciottelli e una donna molto truccata. Abbiamo cercato di avvicinare il testo alla vita dei ragazzi, di sviluppare ipotesi, domande e passatempi contemporanei per personaggi storici. Così abbiamo raccontato un Napoleone che amava prendere una sedia e alzarsi in piedi davanti allo specchio, un Cecco Angiolieri incazzato perché nessuno comprava la sua frutta, Lucia che guardava Gossip Girl e Leopardi che nei lunghi pomeriggi piovosi impagliava animali.
Abbiamo riscritto i brani mescolandoli con le nostre emozioni, scoprendo che Don Abbondio ha per i bravi la stessa paura che potrei avere io quando mi preparo per un concerto al pianoforte e il soldato russo si sente solo come me durante l'interrogazione quando nessuno mi suggerisce. Abbiamo cambiato parole, tempi e personaggi ricreando la poesia “S'i fossi foco” o il brano dell'azzeccagarbugli nei Promessi Sposi. Sono state mattinate in cui ha corso veloce la creatività e la fantasia dei ragazzi intrecciandosi con materiali scolastici. Crediamo che lo studio possa attraversare il gioco e da questo prendere forza e rimanere più vivido nella nostra mente, non esistono nozioni ma storie che impariamo ad amare e raccontare.