Theo – Storia del cane che guardava le stelle

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Di e con Marco Gottardello
Drammaturgia Debora Benincasa
Regia
Amedeo Anfuso
Scenografia Alessandro Rivoir
Progetto grafico Nachos


"Quando muore un eroe, per quanto tempo viene ricordato?
E la spalla dell'eroe? Per quanto tempo viene ricordata?"

Dietro la porta c’è una piccola stanza con il pavimento in legno, i muri azzurri, e poco altro: un paio di sedie, un tavolino e un letto lungo la parete. Sopra il letto c’è un uomo che muore solo, vinto dalla fatica, dalle delusioni e dai continui fallimenti. Quest’uomo è un semplice sconosciuto, per ora. Quest’uomo è un genio assoluto e incompreso, eccentrico rivoluzionario dell’arte del suo tempo. Quest’uomo è Vincent van Gogh. Ma il mondo non lo piangerà, per ora.

Lo piange l’unica persona che per prima ha capito il suo talento, che da sempre lo considera un genio e il suo eroe personale: Theo. Il fratello minore che nell’ombra lo ha supportato per tutto questo tempo, contro tutto e tutti, nonostante il fallimento annunciato, nonostante la luce in fondo al tunnel non sia mai esistita. Theo, la spalla dimenticata dell’eroe, che crede fino all’ultimo in quella piccola luce, che tenta di emergere dall’oblio tirandosi dietro il fratello raccontando la sua versione, Theo che ora non potrà far altro che arrendersi e prepararsi al funerale del suo eroe, abbandonato da tutti.

L’unico a dargli ragione sarà il tempo, quando il tempo stesso sarà ormai scaduto.



Spettacolo selezionato per il
Torino Fringe Festival

Vincent Van Gogh genio indiscusso della pittura moderna.
Vincent van Gogh l’affascinante ribelle.
Vincent van Gogh genio maledetto.
E Theo van Gogh? Il fratello minore che l’ha supportato e mantenuto permettendogli di diventare l’artista che tutti conosciamo, che cosa sappiamo di lui?

Questo lavoro parte da queste domande intrecciate alle lettere che Vincent scriveva al fratello. Cosa può aver risposto Theo a quelle lettere, così dense di emozioni, notizie, divagazioni e offese? Vorrei parlare di chi sta dietro gli eroi. Del braccio destro, della spalla sinistra, che spesso viene relegata a poco più che una semplice comparsa destinata ad essere dimenticata dalla Storia.

Questo è il nostro "libro  sfortunato". Uscito a novembre 2020 per la casa editrice Sui Generis, avrebbe dovuto essere presentato in varie occasioni letterarie e non, ma poi tutti sappiamo com'è andata.
Nel libro le parole di Debora Benincasa  trovano il loro posto sulla carta e vengono arricchite dai disegni di Marco Gottardello, ideatore e attore dello spettacolo e, per questa occasione, anche illustratore.

giugno 2023

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